“Come vincere una discussione senza perdere il tempo e la pazienza step by step”
Molti libri o siti che danno consigli su come – Vincere una discussione – sembrano quei libri sulle arti marziali e l’autodifesa che leggevo da ragazzo.
C’erano una serie di illustrazioni dove la prima mostrava un cattivo (lo si capiva perché era vestito di nero) che tentava di colpire il Bruce Lee di turno con un coltello, ma questo mostrava chiaramente come, soltanto incrociando le braccia davanti a sé, era possibile bloccare il colpo e poi, nell’ultima illustrazione, acchiappare il braccio del cattivo, fare leva sul suo gomito e sbatterlo a terra. SBAM! Molto semplice.



E così per pagine e pagine secondo il modello “Se ti attaccano così tu rispondi così” oppure con liste numerate tipo
- 1 . Sposta il tuo corpo di lato rispetto all’attaccante
- 2. Indietreggia col piede posteriore
- 3. Solleva contemporaneamente le mani davanti al volto
- etc, etc
Tutto questo è inutile e dannoso.
“Se tu impari Karate va bene. Se non impari Karate va bene. Se tu impari Karate-Speriamo, ti schiacciano come uva.”



E’ dannoso sperare di difendersi da una aggressione applicando le tecniche lette su un libro.
Allo stesso modo è molto pericoloso sperare di vincere una discussione importante, dove a essere sotto attacco non è la tua persona ma la tua reputazione o la tua credibilità, provando a ricordare e utilizzare tutti i passaggi delle tattiche apprese a mente, tipo:
- 1 . Assicurati che che il tuo interlocutore sappia che lo stai ascoltando
- 2. Poni solo domande aperte
- 3. Usa frasi come “Cosa stiamo cercando di ottenere adesso?”
- Etc
Una discussione, allo stesso modo di una aggressione fisica, non avviene mai in una situazione di perfezione assoluta, con le stesse modalità che hai imparato ad affrontare e in un campo neutro.
Insomma, per riuscire a vincere una discussione la faccenda è un pò più complicata di “Se ti accusano di aver fatto una puzza mantieni la calma e fai notare che il primo che l’ha sentita è quello che l’ha fatta”, ecco… 🙂
L’autodifesa, così come “L’arte di avere ragione” in una discussione (con buona pace di Schopenhauer) sono discipline che per essere davvero efficaci richiedono un mix di mindset, intenso allenamento e un grande numero di casi di confronto reali.
Non a caso le tecniche del dibattito (Debate) sono materia di lunghi studi nelle più costose università anglosassoni.
La rabbia, il timore di dire qualcosa che deponga a tua sfavore, la posta in gioco, la stanchezza, la preparazione e la risposta dell’avversario o l’imprevedibilità della situazione hanno un peso enorme quando ti trovi coinvolto in una discussione importante, un’intervista aggressiva o un attacco diretto via social.
“Strano gioco. L’unica mossa vincente è quella di non giocare”



Una cosa molto importante che puoi imparare però, è a saper riconoscere certi vicoli ciechi ben noti nella comunicazione di crisi, che rendono inutile qualsiasi dialogo e, se non individuati sul nascere e evitati, possono trasformare qualunque discussione pubblica, privata, a tavola con gli amici o per iscritto, in famiglia o in una intervista in un inutile perdita di tempo che si ripiega su se stessa e non arriva da nessuna parte.
Certi scaltri comunicatori di professione utilizzano queste fallacie logiche di proposito come trappole dove far cadere l’interlocutore per confonderlo, ingannarlo e deviare la conversazione su un binario morto.
La cosa migliore da fare in questo caso è individuare la trappola nascosta nella comunicazione e evitare di stare al gioco, magari denunciando “ah beh, questo è un argomento fantoccio, non possiamo andare avanti in questa direzione o la conversazione non avrebbe più senso” .
Non basterà a farti vincere una discussione, non aspettarti che l’altro ammetta “Beh, hai ragione, scusa. “, ma nemmeno ti farà diventare matto cercando di avere ragione di una discussione insensata e alla fine far la figura dello sciocco..
Adesso ti indico le fallacie logiche più comuni, con alcune frasi di esempio con le argomentazioni calde del momento per aiutarti a capire bene.
Le Fallacie Logiche: Attenzione, strada senza uscita.
1. L’argomento fantoccio (straw man argument)
Presentare in modo scorretto l’argomentazione dell’avversario, esagerandola o riportandola in modo ridicolo, anche mettendogli in bocca parole che non ha detto, con lo scopo di confutare più facilmente la sua tesi.
“…quindi secondo te per sconfiggere il Covid 19 sarebbero necessarie maggiori restrizioni nei supermercati per le persone non vaccinate. Mi fa piacere pensare che vorresti punire me che sono contrario ai vaccini impedendomi di fare la spesa e mangiare”
2. Cum hoc ergo propter hoc o Post hoc ergo propter hoc
Sostenere che due eventi – reali o percepiti – siano per forza collegati da una relazione causa/effetto. Spesso si presentano due cose accadute contemporaneamente (Cum hoc ergo propter hoc) o in sequenza (Post hoc ergo propter hoc) come se una avesse provocato l’altra, mentre la loro relazione potrebbe essere semplicemente una coincidenza, oppure potrebbero essere provocate dalla stessa cosa.
“Hai visto che adesso hanno proposto una patrimoniale contro il caro bollette? Guarda caso hanno aspettato che morisse Ennio Doris a farlo; è chiaro quindi che Ennio Doris fosse l’eminenza occulta che proteggeva i soldi dei ricchi in Italia.”
3. Terreno sdrucciolevole
Sostenere che se avviene A, allora di conseguenza accadrà anche B: quindi A non deve verificarsi. Quindi non si discute la validità dell’ipotesi A ma si sposta la conversazione su una sua conseguenza estrema e soprattutto ipotetica.
“…vabbè, allora se legalizziamo ovunque la gestazione surrogata prima o poi permetteremo anche alle persone di scegliere una madre per i propri figli su Amazon…
4. Argomento ad hominem
Obiettare alle argomentazioni di qualcuno senza rispondergli nel merito ma attaccandolo personalmente, con lo scopo di indebolire la sua posizione.
“ Prima di venirci a parlare di parità di salario uomo-donna pensa a non andare in giro vestita come una ventenne a 50 anni suonati, con tutti quei tatuaggi…” .
5. Supplica speciale
Quando la propria tesi viene smentita, cercare di ottenere ragione inventando eccezioni o cambiando il senso della propria tesi iniziale.
“Ma certo che l’omeopatia non funziona con tutti. Molte persone ritengono l’omeopatia una cazzata, invece bisogna avere fede nei suoi principi perché la memoria dell’acqua funzioni”.
6. Domande accusatorie
Fare domande che contengono un’affermazione, per fare in modo che l’interlocutore non possa rispondere con un sì o con un no, ma debba opporsi alla domanda e apparire così sulla difensiva o addirittura colpevole.
“Nella tua azienda licenziate ancora le persone all’improvviso con una videochiamata su Zoom?”
7. Il carro del vincitore (bandwagon effect)
Provare ad avvalorare una tesi affermando che siccome è molto popolare deve essere vera per forza.
“…allora spiegami come mai 6 milioni di persone in Italia, tra le quali scienziati e altri studiosi, sostengono che il 5G sia uno strumento di controllo delle menti, se questa è soltanto un pensiero da complottisti”.
(una nota personale: Da appassionato di storia, tra tutte questa è la fallacia che trovo più stupida: continuamente nei secoli miliardi di persone sono state convinte tutte insieme delle cose più inesatte che poi la scienza ha spiegato, dal sole che gira intorno alla terra all’esistenza di streghe e incantesimi fino alla natura non nociva dell’amianto e del tabacco nei polmoni)
8. Falso dilemma
Far credere che esistano solo due alternative e costringere a scegliere tra una di esse, quando in realtà le possibilità sono di più.
“Quindi, se non sei d’accordo con la protesta dei tassisti contro Uber vorresti che chiunque possiede una automobile potesse offrire passaggi a pagamento a chi vuole…”
9. Appello ad un’autorità
Dire che una cosa è vera perché lo dice un esperto, senza fornire ulteriori argomenti. Nel caso dell’appello a una falsa autorità, invece, si invoca la tesi di un esperto di un ambito che non è quello in questione.
“Anche un famoso nutrizionista dice che i bambini sotto gli undici anni hanno pericolosissime reazioni avverse al vaccino contro il Covid” .
10. Appello alla natura
Dire che una cosa naturale deve essere per forza giusta, ideale, necessaria, buona.
“E’ naturale essere razzisti. L’uomo è sempre stato diffidente verso le persone differenti da lui e dalla sua tribù. Anche gli animali attaccano chi non fa parte del loro branco. Non c’è nulla di strano.”
11. Composizione/Divisione
Sostenere che quello che è valido per una parte di qualcosa sia valido per il tutto (composizione) o che viceversa ciò che è valido per un intero sia valido anche per le sue componenti (divisione).
“Il fondatore della tua azienda non sa usare la posta elettronica, siete una azienda retrograda”
12. Aneddotica
Citare un episodio o un esempio isolato della propria esperienza personale per confutare una tesi, soprattutto per indebolire le statistiche.
“Noi abbiamo una crescita a doppia cifra da anni senza aver mai avuto nessun bisogno di formazione interna. La formazione è uno spreco di soldi e non serve a nulla”
13. Appello emotivo
Manipolare l’interlocutore facendo leva sui sentimenti, non supportati da validi ragionamenti.
“Dovreste smettere di spendere così tanto in benefit aziendali per i dipendenti, pensa a quel poveraccio che lo scorso mese ha perso il lavoro e si è gettato dalla finestra col figlio in braccio”
14. La fallacia fallace
Sostenere che una affermazione è falsa solo perché supportata da argomentazioni false. In questo caso l’affermazione può anche essere vera, anche se non viene presentata in modo corretto alla luce di un ragionamento logico. Al contrario, una affermazione presentata in modo perfettamente logico può essere falsa.
“E’ già stato dimostrato che il fatto che quella blogger americana fosse guarita da un tumore soltanto con una dieta vegetariana alla fine si trattasse solo di una bufala, quindi mi pare chiaro che questo vostro regime alimentare non possa aiutare in nessun modo a proteggersi da certe malattie”
15. Tu quoque
Criticare il fatto che l’interlocutore non sia coerente con quello che dice, ed evitare così di confrontarsi con la validità delle sue affermazioni.
“Proprio tu dici a me che le aziende dovrebbero ridurre i documenti cartacei a favore dei documenti in forma digitale. Tu che sei quello che fa confezionare i prodotti con scatole grandi in modo esagerato”.
16. Incredulità
Rispondere a un’ argomentazione dicendo che siccome è difficile a credersi non può essere vera.
“Ma come può fare una protesi ottica a restituire la vista a un non vedente nato addirittura senza occhi? E’ ovvio che non è possibile.”
17. Onere della prova
Affermare che l’onere della prova spetti a chi vuole smentire una tesi e non a chi la sostiene. Altrimenti l’ impossibilità di confutare un’argomentazione la rende immediatamente vera.
“Io so che il grande blackout del 2003 in Italia e il caos del G8 di Genova del 2001 sono stati provocati da agenti infiltrati del governo Danese per destabilizzare il paese e poi invaderlo. Come fai tu a dire che non è vero?”
18. Nessun vero…
Fare un appello alla purezza quando la propria tesi è stata demolita, con l’obiettivo di creare nuovi criteri.
“Tutti i cuochi calabresi utilizzano le cipolle di Tropea per fare il gratin. Se tu invece usi le cipolle di Certaldo non sei un vero cuoco calabrese”
19. Fallacia genetica
Far credere che l’origine di una certa cosa possa togliere validità alla stessa.
“L’eugenetica è una cosa inaccettabile, era praticata dai nazisti!”
20. Il famoso tiratore del Texas
Stabilire che la concentrazione di un certo dato rende valida una tesi personale, oppure creare un modello che avvalori una propria congettura. (Il nome viene dalla storia del cowboy che sparava colpi a casaccio su un muro, per poi disegnare attorno ai fori di proiettile un bersaglio).
“Ci sono studi che dimostrano che dei 160 dei paesi al mondo in cui è permessa l’orario lavorativo breve ben 100 sono nella classifica dei paesi con la più bassa scolarizzazione al mondo, quindi permettere l’orario breve causa ignoranza”
21. Terra di mezzo
Sostenere che un compromesso, o un punto d’intesa tra due estremi, sia la verità. Ci sono casi in cui la verità sta nel mezzo, ma questo non è vero per forza: a volte la verità è in uno dei due estremi.
“Io sostengo che il Corona virus va curato con le iniezioni di ammoniaca, tu che sei medico dici invece che farlo è molto dannoso. Diciamo allora che talvolta può essere efficace altre volte no”
In questo articolo, ho cercato di condensare e riassumere un pò di sofismi, bis cognitivi e fallacie logiche che possono essere usati contro di te in una discussione pubblica, privata, di persona o sui social , ma avere che fare con qualcuno che cerca di incastrarti, metterti in bocca parole che non hai detto, e provocarti per farti apparire colpevole è davvero una bestia nera capace di spezzare i nervi alle persone più dure.
Soprattutto è una strada molto facile spesso usata per costringerti a difenderti dai media e indurre una crisi reputazionale contro di te o la tua azienda da utilizzare per vari scopi, nessuno dei quali favorevole a te.
Se hai bisogno di aiuto, e invece di rischiare di far da solo preferisci che sia un professionista ad allenarti e prepararti a difendere il tuo brand da questa evenienza puoi scrivermi a filippo@comunicazionecrisi.it